mercoledì 24 giugno 2009

IL POKER SPORTIVO TIENE BANCO A LAS VEGAS CAMPIONATI MONDIALI IN CORSO, ATTESI 50.000 GIOCATORI


Las Vegas, 16 Giugno - Soldi, carte, fiches e tavoli verdi. E' azzardo? No, sono i campionati mondiali di poker sportivo, le World series of Poker 2009, che come di consueto si svolgono a Las Vegas e stavolta nella cornice tropicale del Rio Hotel & Casino.

A tenere banco sono soprattutto i tornei di Texas Hold'em, la variante a stelle e strisce che sta prendendo quota anche sui media italiani. I tornei sono iniziati a fine maggio con l'evento "40th Annual No-Limit Holdem" da 40 mila dollari di 'buy-in' (iscrizione, ndr) in onore appunto alla 40esima edizione del Wsop. E si chiuderanno a metà luglio dopo i tredici giorni del torneo da 10.000 dollari di 'buy-in' destinato ad assegnare il titolo di campione del mondo di "Texas Hold'em No-Limit". Soltanto allora si conosceranno quindi i nomi dei nove giocatori che si contenderanno il titolo dal 7 al 10 novembre sempre qui nella città delle luci. E in palio, oltre al braccialetto più ambito, ci sarà un compenso di oltre 10 milioni di dollari. Non male in tempi di crisi, soprattutto Oltreoceano, visto che ad oggi il 75% dei titoli e' finito in mano agli americani (21 dei 28 braccialetti finora assegnati). Due agli inglesi e uno ciascuno a Russia, Finlandia, Australia, Canada e Svezia. A differenza delle scorse edizioni le Wsop di quest'anno vantano un maggior numero di tornei: in ballo ci sono 57 braccialetti contro i 55 della scorsa edizione. Inoltre, l'organizzazione ha pensato di incrementare il numero di tornei con buy-in inferiori ai 2.500 dollari proprio per rispondere all'accusa degli scorsi anni di essersi trasformata nel tempo in un club di nicchia. Al momento la partecipazione è piuttosto alta (oltre 32 mila giocatori) e gli organizzatori si attendono alla fine dei campionati almeno 50 mila presenze. Gli appassionati, come ogni anno, arrivano da tutto il mondo. E a tenere alto il tricolore ci pensa il team poker della Sisal, capitanato da Dario Alioto, già primo posto alle World Series of Poker europee del 2007 nell'evento Omaha. Al suo fianco sono arrivati nella città del peccato anche i compagni di squadra Maurizio Guerra e Marco Wegher.

Mentre a breve sono attesi gli altri. Riflettori puntati poi su Max Pescatori, testimonial di Gioco Digitale, che è a caccia del terzo braccialetto dopo i due vinti nelle passate edizioni. Giocherà solo per il bis Dario Minieri, professionista del team Pokerstars. Il gioco, spesso spietato, visto che i giocatori si fronteggiano a colpi di "All-in", ha comunque il sapore della competizione e della sportività.


Oltre all'inno nazionale statunitense che spesso echeggia nelle sale da gioco del Rio, è riprova dell'agonismo anche il fatto che solitamente davanti alla sconfitta di un concorrente gli avversari gli tendono la mano. Un po' come il terzo tempo nel rugby. Ma le Wsop sono anche folclore. In fila per le iscrizioni o seduti ai tavoli della sala delle Amazzoni del Casino si vede un po' di tutto: dalla profonda america del Texas al colletto bianco di Wall Street, dallo studente di Yale al motociclista stile Easy rider e qualche volta si intravede anche qualche prete col pallino per il gioco. Senza escludere gli appassionati del poker on-line accorsi da ogni angolo del mondo (ad oggi si contano 71 Paesi) e tra questi i giocatori professionisti con tanto di divise e sponsor provenienti da tutti e cinque i Continenti. La voce grossa la fanno comunque i padroni di casa: per gli americani i campionati mondiali di poker sono un po' come il giorno del ringraziamento: è d'obbligo sedersi al tavolo e spennare il tacchino.


Un servizio di n. capodanno

2 commenti:

Anonimo ha detto...

meno male me lo guardo su sky....sono appassionata del poker texano!forza italiani!!!

Anonimo ha detto...

meno male che me lo guardo su sky...forza italiani!!!
http://www.poker.sky.it/