domenica 8 marzo 2009

8 MARZO: gIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA



Mentre ieri migliaia di donne di ogni età hanno sfilata tra le vie della Capitale dal Colosseo a piazza Campo dei Fiori al Quirinale il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , nel corso della Celebrazione della 'Giornata internazionale della Donna' , ha condannato con forza ogni forma di violenza contro l'universo femminile.
“ … violenza sessuale contro le donne e' un'infamia ribadisce Napoliano. A prescindere da quale sia la nazionalita' del carnefice o della vittima. E la lotta per difendere i diritti dell'universo femminile va combattuta nel rispetto della Costituzione” . Napolitano nel suo intervento dedica anche un passaggio al nodo della crisi economica (''da' segni di ulteriore aggravamento e non di allentamento'') e ci tiene a sottolineare che il vero ''quadro di riferimento per portare avanti'' la causa delle donne e' la Costituzione.
E' grazie alla Costituzione osserva Napolitano, che i ''valori pìù preziosi per le donne '' come l'emancipazione, la libertà , l'uguaglianza e il pieno riconoscimento dei meriti, sono diventati principi e poi diritti. In questo passaggio del discorso del Capo dello Stato sembra evidente l'auspicio che ogni intervento legislativo sul tema non travalichi i confini del dettato costituzionale. E' vero, ammette, che si stanno facendo ''passi in avanti nel reagire ad ogni sorta di violenza contro le donne e ad ogni sorta di pratica lesiva della loro dignita''' anche ''sul piano dell'intervento legislativo e dell'azione di governo '', ma il quadro di riferimento - ammonisce - deve essere sempre ''la Costituzione''.

Le donne, comunque, sottolinea Napolitano, non sono solo vittime di violenze, stupri, molestie e vessazioni, ma anche di disparita' di trattamento sul lavoro e da un punto di vista salariale. E in un momento come questo della crisi finanziaria ed economica, ''che da' segni piuttosto di ulteriore aggravamento che non di allentamento'', ''non possiamo non chiederci - continua - quanto rischi di essere particolarmente colpito il lavoro femminile: tema sul quale ancora non si vede concentrarsi abbastanza l'attenzione, la riflessione e l'impegno''.

LE ORIGINI
: Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia

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