giovedì 18 dicembre 2008

NATALE: Babbo Natale ; la distruzione di un mito


Il Natale è ormai prossimo e gli addobbi sono ormai terminati ovunque. Belli e brutti. Eleganti e non. Come per esempio i Babbo Natale ormai esposti ovunque. Nelle vetrine dei negozi tra mutande e reggipetti ( ma kè c'hazzecca ),o enormi pupazzi davanti all'ingresso dei ngozi, o ancora peggio appesi sulle pareti dei palazzi come fossero ladri nani che stanno per violare i nostri appartamenti. ORRRROREEEEEE degli orrori !! Ma perchè tanto cattivo gusto ? perKè inportare da oltre Oceano anche questa bruttura ? Noi che viviamo nella culla dell'arte, autori dei più bei Presepi dobbiamo addobbare così male le nostre case.
Nella mia fantasia di fanciullo il Babbo Natale era un personaggio mitico, sacro. Mi si distrusse un mondo quando mi si svelò che non esisteva, e che erano i nostri genitori a mettere i regalini vicino al caminetto o sotto il Presepe. Ci soffrii tanto. Come tanto mi rattrista vedere nelle piazze delle città quei poveri mendicanti che per un pugno di monetine stazionano tutto il giorno indossando quei panni rossi tanto amati. Viva i Presepi nelle case, nelle Chiese e nelle strade e abbasso i pupazzi appesi ai balconi e alle finestre.

1 commento:

go-xhla-yeh ha detto...

Caro Max non hai troppi torti a criticare i tanti, troppi Babbo Natale che arrancano sovrappeso, e magari con il sacco pieno di doni sulle inferriate, muri e comignoli…
A me dispiace un po’ di più questo americanismo congenito che abbiamo, dimenticando le nostre origini, e che l’unica storia che ci arrivata è datata post 1492. Solo da poco e più tra gli esoterici che tra gli storici si parla di cultura Maya, Inca, Andina, ecc… quasi nessuno si ricorda di San Nicola, che ha dato origine alla figura di Babbo Natale, e forse proprio a causa dello sfratto che lo ha rilegato nel freddo nord il Santo si vestì come lo conosciamo però di colore verde, poi la coca cola lo ha reso rosso (vergogna), del consumismo, ed è così che ci è arrivato.
Stessa storia per halloween che ebbe origine nell’antica Roma, e che adesso si sta diffondendo sempre più qui dove era nata…
Se come ha detto un anonimo: chi segue gli altri non arriverà mai primo, figuriamoci chi li scimmiotta che fine misera farà.
Natale, regali a tutti i costi, e vista la crisi la trovo una parola quanto mai opportuna, divertimento a tutti i costi, beneficenza a tutti i costi perché a natale sotto l’albero bisogna essere tutti più buoni, tanto abbiamo altri 364 giorni di ego da vivere esasperando il nostro individualismo.
Ricordo il 20% di guadagno di ogni caricoche i nostri avi davano alla Madonna, che poi era destinato ad opere pubbliche tra i quali un ospizio.
Mi piace pensare che qualcuno in questi giorni sia affetto da un sano egoismo, che pensi solo e soltanto alla sua famiglia, agli amici, a se stesso, chi vuole magari fa un bilancio di un anno che è passato, e che magari progetti il futuro a venire.
Per pensare alla nostra Positano, al mondo, a chi è meno fortunato di noi, ci restano tanti giorni, passiamo questo Natale in famiglia, o con chi ci pare e piace, senza doverci divertire per forza, non c’è nessun obbligo, la ricchezza e nello stare bene, con poco o tanto che importa? Ci sarà sempre chi avrà di più e chi avrà di meno, mentre il valore che diamo alle cose è solo nostro.
Dedichiamo i giorni di festa all’io, e i restanti giorni dell’anno al noi, magari voltandoci indietro non solo ci scopriremo primi ma addirittura soli, ma i contadini insegnano che quello che di buono si semina oggi non si raccoglie domani…
Buon Natale a tutti