martedì 18 novembre 2008

CIAO DON SIMONE, FAI BUON VIAGGIO....

Don Simone fotografato il 29 giugno 2008 in occasione della festività di san Pietro a Positano.


...e buon lavoro. Oggi Nadeem Safaraz meglio conosciuto da tutti i positanesi come Don Simone ha lasciato Positano. Dopo due anni di collaborazione con Don Giulo nella pastorale ordinaria e soprattutto quella turistica nella parrocchia di Santa Maria Assunta a Positano don Simone è partito per seguire la sua missione in Pakistan. Auguri don Simone, sarai sempre nei cuori dei positanesi che ti hanno voluto bene.
Qualche giorno fa mentre rientrava nel proprio alloggio un auto si ferma, ne scende una giovane coppia che gli dice: " don Simò ma è o vero che te ne vai ? Pecche te vne vai don Simò ? "
Qualcun altro mi ricorda:Al termine della messa vespertina soleva salutare i fedeli così: " Buona e santa notte" e sul volto c'era sempre un sorriso dolcissimo.
A. M. mi dice: "Ieri sera, prima di partire ha diviso con noi la cena. Era molto impegnato nella sua missione. Perdiamo una persona di grande umanità e molto preparata per la pastorale turistica" " Era sempre di poche parole , ma nello stesso tempo comprensivo molto vicino ai positanesi".
Don Simone , che ho incontrato in più di una occasione era un uomo molto discreto ed umile, quasi timido ma sapeva trasmettere un senso di fiducia ,d'amore e umanità. Mi è stato detto che durante i saluti disse: " ...Sono soltanto un Servo inutile..Ho fatto soltanto il mio dovere."
“A Positano…abbiamo perso moltissimo ” mi ribatte C.M.
Tantissimi cari auguri don Simone per la tua prossima missione pastorale in Pakistan

1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti per il bellissimo pensiero... Don Simone sarà felicissimo di leggerlo... anche la foto è bellissima e a lui piaceva moltissimo... però risale al 29 giugno, festa di S.Pietro a Laurito. Don Simone è stato veramente una guida spirituale per tutti noi. Il suo sorriso e le sue poche parole che riuscivano a infonderci tanto coraggio ci mancheranno. Resterà sempre nei nostri cuori. Grazie ancora Max.