mercoledì 18 giugno 2008

LIBRI: SUA MAESTA IL BACCALA' DI ANTONIO PARLATO


L'avv. Antonio Parlato mostra il suo libro " Sua Maesta' il Baccalà"

Il prossimo 20 giugno, il presidente dell' IPSEMA, Antonio Parlato presenterà , nella terrazza di Villa Santa Caterina il libro "Sua maestà il baccalà" edito da Colonnese Editore. L' On. Parlato, è già autore di saggi ed articoli pubblicati su quotidiani nazionali in tema di politica culturale, economica e sociale ha scritto e pubblicato diversi libri: "Uscire dal capitalismo", "I diritti del Mezzogiorno", "Federico II a Napoli", "Identità e Globalizzazione", "Flavio Gioia e la bussola, Storia minima del magico strumento"e "Ulisse e le sirene di Positano". Ora ci racconta del merluzzo, un pesce che vive e si pesca da centinaia e centinaia di anni nei mari del Nord. Una volta pescato viene conservato sotto sale, essiccato e prende il nome di Baccalà . Parlato nel suo libro ci racconta le origini geografiche e storiche del pesce più venduto nei mercati del mondo, la sua storia e le ricette più note, italiane e estere. Accanto alle descrizioni "tecniche" della riproduzione, cattura, lavorazione e commercializzazione del pesce, compaiono anche riferimenti storici e sociali sull’utilizzo del baccalà che arrivano addirittura a interessare la corruzione della Chiesa e il Concilio di Trento. ( scrive Antonio Fiore).
Non mancano richiami al "baccalà letterario", ossia alla sua presenza nel mondo del libro: da Rabelais a Gautier, da Eduardo a Vázquez Montalbán, passando anche per la musica (come dimenticare, ad esempio, Paolo Conte, che nel suo "Pesce veloce del Baltico" ne ricorda le umili origini criticando la perfida celebrità che lo ha fatto, sì, assurgere alle più alte vette dell’arte culinaria, ma a scapito della genuinità?). In appendice, gustose ricette legate, oltre che ai luoghi, come di consueto, a personaggi, mestieri e interi popoli che le hanno ideate.
Parlato passa dalla storia all'attualità. E fa notare: "Pochi sanno che l'Italia è il maggior importatore che sia al mondo di stoccafisso: delle 5-6.000 tonnellate annue prodotte in Norvegia, noi ne importiamo oltre 3.000, all'incirca il 50%". A livello planetario, però, i veri ghiottoni di baccalà sono i portoghesi, con 10 kg pro-capite l'anno: questo Paese - riferisce Parlato - è talmente legato a questo pesce che chiamano 'fiel amigo' ('l'amico fedele') che "si dice possegga 365 ricette (mentre altri giurano che sono 1.0001), una per ogni giorno dell'anno, per cucinarlo nei modi più gustosi e impensabili".



Stoccafissi venduti in un mercato rionale di Roma.

Per ulteriori informazioni rivolgersi al Ristorante-Galleria Mediterraneo di Positano: 089 811651

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